Flauto d’Egitto, 2024
Scultura, cm 19,5×2,5
Rosa-Blu, 2024
Scultura, cm 10x15x11
La pillola blu, 2024
Scultura, cm 0,6x8x4
Flauto d’Egitto, 2024
Scultura, cm 19,5×2,5
Rosa-Blu, 2024
Scultura, cm 10x15x11
La pillola blu, 2024
Scultura, cm 0,6x8x4
Un trittico di sculture in blu egizio che esplora tre dimensioni: capacità sonora, limiti strutturali e aspetto biologico del materiale.
La prima opera indaga le proprietà acustiche del blu egizio, evocando sonorità che collegano passato e presente. La seconda sfida i limiti del materiale, riproducendo forme che sembrano superare la sua densità e svelandone le resistenze nascoste. La terza esplora idealmente il potenziale biologico del materiale, rappresentandolo come una moderna panacea.
Il blu egizio, riportato alla luce dal lavoro di un team di ricercatori, viene così ripensato come simbolo di connessione tra scienza, natura e arte. Matteo Peducci, nato in Umbria nel 1980, è uno scultore che fonde tradizione e innovazione con una visione artistica potente e radicata nella sperimentazione: Peducci non scolpisce solo il marmo, lo interroga, giocando tra geometria e organicità, solidità e leggerezza, equilibrio e trasformazione. Visionario della scultura contemporanea, Peducci unisce la conoscenza della materia a tecnologie innovative come la galvanoplastica, fondendo tecniche classiche e avanzate in opere che trascendono la fisicità, invitando a un’esperienza meditativa tra materia e spazio.
Le sue sculture esplorano concetti come temporalità e transizione, illusione e scienza, guadagnandosi un posto in prestigiose gallerie internazionali e consacrandolo come uno dei conoscitori del marmo più rispettati della sua generazione.
“Per essere davvero contemporanei non si può avere paura della tradizione” afferma Peducci che ha stabilito il suo atelier ad Assisi dove ha concretizzato il progetto artistico Affiliati, un luogo dove si torna a realizzare ed insegnare la scultura.
Nato tra le dolci colline umbre vicino a Perugia nel 1980, Matteo Peducci è stato attratto dalla scultura sin dall’infanzia. Questa naturale inclinazione si è trasformata in realtà quando ha ricevuto il massimo dei voti all’Accademia di Belle Arti di Carrara, in Toscana. Terminati gli studi, è volato in Thailandia, dove è stato assunto come scultore reale alla corte del Re di Thailandia per più di tre anni. Al suo ritorno in Italia crea Affiliati, uno spazio in cui l’unica parola d’ordine è libertà: una scatola aperta per far sempre convergere e prosperare nuovi linguaggi artistici.
Mostre collettive // una selezione: 2023 – Rinascimenti: Perugino e Signorelli, l’invenzione del paesaggio, Lagodarte, Castiglione del Lago (IT) – Acquaria23, Acquario Romano, Roma (IT). 2022 – Cosmoscow, WHO AM Gallery, Mosca (Russia).
2018 – “Matter Matters”, Breed art Studio, Amsterdam (NL). 2017 – “Chicago art fair”, Eduardo Secci Contemporary, Chicago (USA). 2011 – “54° Biennale d’arte di Venezia”, invito rifiutato. 2010 – “Il Marmo Vuole Lavorato” Galleria Rubin, Milano (IT) – solo. 2009 – “Scope Basel art show”, Galleria Rubin, Basilea (CH). 2008 – “Nothing but sculpture – XIII Biennale di scultura di Carrara”, Carrara (IT).
website:
www.affiliatiart.com