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Artisti

Viola Alpi Moda

Viola Alpi (Reggio Nell’Emilia, 1980) è una stilista e imprenditrice italiana nel settore della sartoria artigianale. Appassionata d’arte, moda e design, ha studiato decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e ha conseguito una laurea in Immagine, Musica e Spettacolo presso l’Università degli Studi di Parma. Dopo alcune esperienze in prestigiosi musei e al Teatro Regio di Parma si specializza nel settore della sartoria raccogliendo l’eredità dello storico marchio di famiglia Filippo Alpi.

Viola Alpi si occupa della progettazione e della produzione di capi d’abbigliamento di alta qualità utilizzando tessuti che vengono dagli archivi storici di famiglia, con l’obiettivo di declinare il brand “Filippo Alpi” nella contemporaneità e nel futuro. La ricerca è orientata verso il recupero di tecniche tradizionali, mediante l’impiego di tessuti nobili, unito all’utilizzo di tinture sempre più naturali che rispettino l’ambiente e la persona, conservando la cifra stilistica del marchio caratterizzato da una palette pittorica che trae ispirazione più dal mondo dell’arte che da quello della moda.

website: www.filippoalpi.it

Viola Alpi

CaCO3 – Mosaico Moderno

Il gruppo CaCO3 nasce nel 2006 su iniziativa di Âniko Ferreira da Silva (Ravenna, 1976), Giuseppe Donnaloia (Martina Franca, 1976) e Pavlos Mavromatidis (Kavala, Grecia, 1979) che, dopo l’esperienza di formazione presso la Scuola per il Restauro del Mosaico di Ravenna, condividono e sviluppano un comune percorso di ricerca artistica dove antico e contemporaneo si innestano alla ricerca di nuove prospettive formali.

CaCO3 collabora con diverse gallerie specializzate in arte e design che lo rappresentano in fiere a livello nazionale ed internazionale, inoltre coopera con aziende nel settore architettonico per la realizzazione di opere in ambito privato.

Formula chimica del carbonato di calcio, o calcare (la pietra), il nome CaCO3 si riferisce a una delle materie prime comunemente utilizzate per la creazione di manufatti musivi, rivelando esplicitamente il valore fondamentale che l’elemento materiale riveste nella ricerca del gruppo. Il gruppo opera a Ravenna.

“La nostra ricerca indaga le relazioni tra materiali di diversa natura e le possibilità estetiche che si delineano attraverso l’alterazione degli aspetti fondamentali di un mezzo espressivo, riflettendo sulla materia anche le dinamiche intrinseche del gruppo stesso.”

website: www.caco3studio.com

CaCO3 è un gruppo artistico fondato nel 2006 

Âniko Ferreira da Silva (Ravenna, 1976),
Giuseppe Donnaloia (Martina Franca, Italia, 1976) e
Pavlos Mavromatidis (Kavala, Grecia, 1979).

Il gruppo

CaCO3

Andrea Chidichimo – Pittura

Andrea Chidichimo (Torino, 1975) inizia la sua formazione artistica partendo dagli studi di pianoforte intorno alla metà degli anni ’80; dal 1994 si uniscono gli studi di disegno e pittura, con l’apprendimento e la sperimentazione di tecniche e pratiche del colore presso lo studio del pittore Walther Jervolino. La ricerca e la produzione artistica successive si concentrano principalmente sulla pittura a fuliggine e sulla pittura a olio, con l’attenzione verso l’utilizzo di nuovi materiali (pigmenti, leganti e supporti), studi di percezione, teorie e funzioni psichiche del colore.

La tecnica sviluppata in pittura si compenetra con le competenze musicali e filosofiche, creando un’ipotesi di una ‘cimatica del colore’, che metta in relazione frequenza cromatica e frequenza sonora (attrito-phoné) e giungendo alla meta-figurazione, al fine di andare oltre il visibile sia in senso scientifico che filosofico.

Importanti collaborazioni artistiche sono avvenute con Il Paul Sherrer Institute di Zurigo nell’ambito del progetto SwissFEL dove sono presenti opere in collezione permanente così come presso il MACTE (Museo d’Arte contemporanea di Termoli). Altre esposizioni si sono svolte presso Fondazioni e Musei come la Fondazione 107 di Torino; Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino (Inuit e i popoli del ghiaccio sezione NUNACARTE, cat. Skira); MAU (Museo di arte Urbana, Torino); Forte di Fenestrelle, Palazzo del Governatore; PAV (Parco d’Arte Vivente).

website: www.andreachidichimo.com

Hai altre curiosità?

Fintanto che Autore, Opera e Pubblico, rimangono separati e senza relazione non vi è né Autore, né Opera, né Pubblico. 

Andrea Chidichimo

Stefano Conticelli – Installazioni

Stefano Conticelli (Orvieto, 1958) vive e lavora a Castel Giorgio di Orvieto, a stretto contatto con la natura generosa della terra d’Umbria, la sua terra, dove come art designer, fonda Bottega Conticelli nel 2007. È attratto dai materiali naturali quali cuoio, legno, lana, iuta, ferro: di essi impara a conoscerne sin da piccolo tutti i segreti e a lavorarli con maestria, trasformandoli in oggetti sempre originali e inediti che catturano presto l’attenzione di estimatori del bello contemporaneo. Oltre ad improntare l’attività creativa della Bottega Conticelli, negli ultimi anni Stefano ha intrapreso una ricerca sperimentale più personale, realizzando opere uniche che danno voce alla parte più intima e profonda del suo pensiero e del suo sentire (Cheval Résonnant Orvieto nel 2018 , Save the Ocean Trieste nel 2019 , Aria Barcolana, Trieste nel 2020 , Atmosfere di Scuderia e Diego Sanzio Villa Farnesina, Roma nel 2023). La passione per i cavalli lo conduce spesso a galoppate solitarie attraverso la splendida campagna umbra. È qui che ama soffermarsi, per ammirare lo scorrere delle stagioni, ricercare suoni arcaici e farsi inebriare da profumi penetranti e irripetibili. È in questi momenti che Conticelli ritrova il suo universo interiore, un mondo personalissimo fatto di

essenzialità in equilibrio fra poesia ed emozioni, da cui l’artista attinge energia creativa per trasferirla, con le sue mani, in magiche e sofisticate opere, dal sapore forte e dal tratto contemporaneo.

website: www.bottegaconticelli.it

I have a Dream…

Spirito eclettico, vive e lavora nella campagna di Orvieto, in Umbria, terra ricca di storia, tradizione, cultura. Il suo talento creativo affonda le radici in famiglia.

Stefano Conticelli

Giuliano Giuman

– Vetro

Giuliano Giuman nasce a Perugia nel 1944. La sua formazione è musicale. Inizia casualmente a dipingere nel 1964. Suo maestro è stato il pittore futurista Gerardo Dottori. Dopo una prima fase di formazione figurativa, dal 1972 al 1980 lavora sul tema dell’ombra in maniera concettuale. Nella sua ricerca artistica, oltre alla pittura, utilizza altre espressioni, quali la fotografia, la musica, l’istallazione e la performance. Dal 1981 concentra il suo lavoro sul rapporto tra pittura e musica ma nel 1985 inizia a lavorare su vetro che diventerà il supporto principale di caratterizzazione tecnica della sua arte. La ricerca del materiale vetro si conclude nel 2015 con una grande mostra antologica del vetro alla Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia. Dal 2017 le sue opere sono in sovrapposizione con olio su tela, vetro dipinto a  gran fuoco, fotografia e quasi sempre retroilluminazione. Ha vinto molti importanti concorsi nazionali per edifici dello stato Italiano. Dal 1998 al 2013 è stato docente di “Tecnica della vetrata” all’Accademia di Brera di Milano. Dal 2009 al 2012 è stato direttore dell’Accademia di belle arti “Pietro Vannucci” di Perugia, dove tra le altre cose, ha riaperto il museo e la gipsoteca ed ha iniziato la scuola di design. Ha tenuto oltre 100 mostre personali e 200 collettive, in musei, gallerie, spazi pubblici e privati in Europa e Stati Uniti.

Giuliano Giuman,

perugino, famoso in tutto il mondo anche per la capacità di coniugare due nobili arti per esprimere la sua creatività: la pittura e la musica.

Giuliano Giuman

Kamilia Kard – Arte digitale

Kamilia Kard (Milano, 1981) è un’artista e accademica. Ha un dottorato in Digital Humanities conseguito all’Università di Genova e insegna “Comunicazione multimediale” ed “Estetica dei nuovi media” all’Accademia di Brera. La sua ricerca esplora come l’iperconnettività e le nuove forme di comunicazione abbiano modificato la percezione del corpo umano, della gestualità, dei sentimenti e delle emozioni. La sua arte spazia da pittura (tradizionale e digitale) a siti web, da installazioni video a sculture stampate in 3D, da ambienti virtuali interattivi a videogiochi. È autrice di “Arte e Social Media. Generatori di Sentimenti” (Postmediabooks, 2022) e ha curato Alpha Plus – Anthology of Digital Art (Editorial Vortex 2017).

Mostre collettive (una selezione): 2023 – Topographie de l’Art, Parigi; Lavanderia a Vapore, Torino. 2022 – Milan Machinima Festival; Residenze Digitali, online; A.dition Galley. 2021 – Careof, Milano; Marséll, Milano; Museo Pino Pascali, Polignano a Mare. 2020 – Galerie Odile Ouizeman, Parigi; Sorbonne Nouvelle, Parigi; Dimora Artica, Milano; Museo d’Arte di Olomouc. 2019 – EP7, Parigi. 2018 – Victoria and Albert Museum, Londra; iMAL, Bruxelles. 2017 – Fotomuseum Winterthur, Svizzera; Triennale di Milano; Centro Cultural São Paulo. 2016 – La Quadriennale di Roma. 2015 – Museo Ludwig, Budapest; Hypersalon, Miami. 2014 – The Wrong Biennal, online. 2013 – Museo del Novecento, Milano. Metronom, Modena (2018, 2019 e 2020); Digitalive @ REF, Roma (2018 e 2022).

website: www.kamiliakard.love

Belladonna Be Careful

Modeled in 3D by the artist, the plant is realistically rendered, yet colored and animated in such a way as to display disturbingly artificial nuances, and subtly anthropomorphic behaviors.

Kamilia Kard

Matteo Peducci – Scultura marmorea 

Nato tra le dolci colline umbre vicino a Perugia nel 1980, Matteo Peducci è stato attratto dalla scultura sin dall’infanzia. Questa naturale inclinazione si è trasformata in realtà quando ha ricevuto il massimo dei voti all’Accademia di Belle Arti di Carrara, in Toscana. Terminati gli studi, è volato in Thailandia, dove è stato assunto come scultore reale alla corte del Re di Thailandia per più di tre anni. Al suo ritorno in Italia crea Affiliati, uno spazio in cui l’unica parola d’ordine è libertà: una scatola aperta per far sempre convergere e prosperare nuovi linguaggi artistici.

Mostre collettive // una selezione: 2023 – Rinascimenti: Perugino e Signorelli, l’invenzione del paesaggio, Lagodarte, Castiglione del Lago (IT) – Acquaria23, Acquario Romano, Roma (IT). 2022 – Cosmoscow, WHO AM Gallery, Mosca (Russia).

2018 – “Matter Matters”, Breed art Studio, Amsterdam (NL). 2017 “Chicago art fair”, Eduardo Secci Contemporary, Chicago (USA). 2011 – “54° Biennale d’arte di Venezia”, invito rifiutato. 2010 – “Il Marmo Vuole Lavorato” Galleria Rubin, Milano (IT) – solo. 2009 – “Scope Basel art show”, Galleria Rubin, Basilea (CH). 2008 – “Nothing but sculpture XIII Biennale di scultura di Carrara”, Carrara (IT).

website: www.affiliatiart.com

Affiliati è una creazione di Matteo Peducci

Un filosofo chiamerebbe Affiliati “un dispositivo”: un’opera d’arte che produce altre opere d’arte, riflessioni, relazioni e dialoghi tra le persone.

Matteo Peducci

Erica Tamborini Arti Plastiche

Erica Tamborini (Milano, 1988) è scultrice e performer formatasi dapprima all’Accademia di Belle Arti di Brera, poi in Storia e Critica d’arte all’Università degli Studi di Milano e negli U.S.A. Da anni porta avanti un innovativo open-project orientato al dialogo e alla contaminazione di situazioni e realtà culturali attraverso il gesto e la progettazione artistica per una nuova idea di arte. Proposte dell’artista sono: Energy of Space, 2019, una serie di eventi dedicati agli anniversari dell’allunaggio e della morte di Leonardo da Vinci realizzati presso Malpensa Airport, con il patrocinio dell’Agenzia Spaziale Italiana. Tale progetto ha ottenuto il premio Arte, Scienza e Coscienza dalla Fondazione Infinity, Principato di Monaco; Ritorno a Brera, 2018, una trilogia di eventi patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lombardia coinvolgenti il quartiere di Brera, Milano, tra cui il Comando Militare di Palazzo Cusani, la Biblioteca Nazionale Braidense, l’Accademia di Brera, lo Studio Piero Manzoni. Nel 2016, per l’Università dell’Insubria, ha realizzato un progetto dedicato al valore emancipativo dell’arte donando all’Aula Magna un’opera. Inoltre, ha partecipato al forum internazionale Unity in Diversity, nel 2015, con una performance e un’opera oggi esposta nel Museo di

Palazzo Vecchio, Firenze. È stata invitata a partecipare alla Florence Biennale 2013. È presente in collezioni private e museali italiane come il Museo Arte Plastica di Castiglione Olona e internazionali tra cui Huawai, Hong Kong.

website: www.ericatamborini.com

arte

Erica Tamborini

Erica Tamborini

Franco Vitelli -Stile Cosmatesco

Franco Vitelli nasce a Sezze il 31 Marzo 1956, consegue il diploma presso il liceo artistico di Latina e si laurea in scultura, con il massimo dei voti, all’Accademia delle Belle Arti di Frosinone. Nel 1992 fonda il suo opificio Sectilia, dove matura la sua arte del marmo, realizzando opere in opus sectile e commesso e specializzandosi nello stile cosmatesco. Negli anni ha partecipato a diverse opere di restauro, ne sono un esempio Palazzo Colonna a Roma, la Porziuncola di Assisi e la Cattedrale di Gaeta. Numerose anche le mostre realizzate negli anni, tra le più importanti nel

2012 festeggia a Sezze i 20 anni di Sectilia e organizza un evento presentato da Dario Del Bufalo, presidente dell’Università dei Marmorari di Roma, di cui Franco fa parte, e da Vittorio Sgarbi, che lo ha definito “l’ultimo e il più giovane dei Cosmati”. Nello stesso anno partecipa a Spoleto Arte, ideata da Salvo Nugnes e a cura di Vittorio Sgarbi. L’ultima mostra, dal nome Spolia, è stata inaugurata nell’agosto del 2022, presentata da Vittorio Sgarbi, rappresenta la commistione tra antico e moderno di quella che è l’arte di Vitelli.

L’attività dell’artista è stata oggetto centrale di due tesi di Laurea, la prima di Gaetano Zomparelli, laureatosi all’Accademia delle Belle arti in pittura, la seconda di Ester Marchionne, dal titolo “L’ultimo dei marmorari” Magister Vitellius Setinus e la fortuna dei cosmati, laureatasi in storia dell’arte presso la Sapienza di Roma.

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Franco Vitelli

Franco Vitelli